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Non si fa che parlare della gravissima crisi del settore turistico in Italia:
“Crollo record del turismo estivo in Italia”
“Mai così male dal 1998”
“Nei tre mesi più caldi ci saranno 12,8 milioni di viaggiatori e 56 milioni di pernottamenti in meno” (fonte: Teleborsa.it)
“Nel 2021, nel migliore dei casi non si arriverà neanche ai livelli del 2009” (fonte: analisi Cerved via TTG Italia)
“Decremento dei flussi internazionali compreso tra il -58 e il -78%” (fonte: Organizzazione Mondiale del Turismo)
“Turismo, l’Italia è al primo posto in Europa. Il Covid-19 ha allontanato 81 milioni di visitatori” (fonte: Sole24Ore)
E allora via con l’elaborazione di scenari, linee guida, misure economiche e protocolli d’intesa, bonus vacanza e crediti d’imposta, ammortizzatori sociali e iniziative straordinarie per il sostegno al reddito.
Decreto rilancio, contributi a fondo perduto, voucher, indennità, decreto liquidità.
Formazione in materia di salute e sicurezza…
Gli ultimi dati ci dicono che solo il 40% degli alberghi è in attività (fonte: Federalberghi giugno 2020).
Purtroppo anche noi possiamo testimoniare che, ovviamente, non è possibile confrontare le prenotazioni di questo giugno con lo stesso mese del 2019…
E che bisogna fare i conti con l’incertezza, la paura e la diffidenza.
Ecco, io non voglio negare che l’emergenza sanitaria abbia colpito diversi luoghi del mondo, anche se qua in Sardegna c’è stato ben poco (e i casi di Covid sono vicini allo zero)…
Ma la domanda che dovremmo porci è:
è davvero il mostro Covid-19 che “ha allontanato 81 milioni di visitatori”?
La verità è che, se una minima parte degli sforzi messi in atto nel nome della paura e dell’assistenzialismo fosse stata indirizzata verso l’aggiornamento e l’evoluzione in materia di marketing ed ecosostenibilità…
Molte più strutture ricettive si sarebbero rese conto dell’immensa domanda latente di vacanze relax e parentesi rigeneranti.
Infatti noi non abbiamo inventato nulla.
Non siamo dei fenomeni. Anzi.
Non abbiamo un ristorante, non abbiamo il mare a due passi, non abbiamo molti dei servizi che la quasi totalità degli hotel VUOTI può vantare!
Ma in questi ultimi 10 anni abbiamo fatto un passo indietro e con umiltà siamo andate a ritroso, prendendo dai grandi insegnamenti del passato ciò che più era importante per noi:
- Il rispetto per il cliente e la comunicazione basata su desideri umani e leve emotive che sono le stesse dalla nascita dell’uomo – ma che con l’avvento della tecnologia e dei social sembrano ormai valori perduti;
- L’eredità di pietra della Civiltà Nuragica, che da migliaia di anni prima di Cristo ci ha lasciato tesori artistici e architettonici basati sul sacro rapporto dell’uomo con l’universo;
- Il legame d’amore con la Madre Terra, il rispetto per gli equilibri naturali, l’ecologia come fondamento della vita e del benessere interiore;
- Il rapporto di autenticità con gli ospiti, il calore umano che si sente dalla prenotazione al check-out, la consapevolezza che chi viene a trovarci porta con sé una storia unica che vale la pena di essere ascoltata…
Al di là di tutto quello che si può dire e ipotizzare, programmare e analizzare…
Ciò che conta per le persone è… la propria vita.
Invece continuo a vedere le pubblicità istituzionali delle grandi catene alberghiere o altri hotel… e provo un grande dispiacere per questa ennesima occasione perduta.
Perché, nel migliore dei casi, manca totalmente un proposito forte, una missione del fondatore, un’attenzione alla terra e all’essenza più profonda dell’ospite.
Non si parla al cuore e alla mente delle persone, non si considera che cosa è veramente importante per loro (non è quale offerta fai… ma come la fai).
A volte mi chiedo come sia possibile “sottovalutare” in quel modo l’intelligenza e la sensibilità dei viaggiatori, sottostimare l’azione stessa del “prenotare un soggiorno”…
Come se bastasse dare un prezzo e preparare una camera per avvicinare una persona a venire a “dormire in casa nostra”!
Lo ripeterò fino alla fine: soltanto chi ha seminato veramente potrà raccogliere.
Questa primavera avevo scritto:
“Quando tutto questo sarà finito, la gente starà MOLTO più attenta a cosa sceglie.
Non ci sarà più spazio per tutti quelli che tiravano avanti come si è sempre fatto. Per tutti quelli che l’ecologia la contemplavano solo per finta. Per tutti quelli che non sanno perché lo stanno facendo.
Segnati queste parole: la maggior parte non l’avrà capito, e sarà un’ecatombe senza precedenti.
E quando tutti grideranno al virus, o al governo ladro, tu saprai che i veri responsabili della propria fine saranno coloro che hanno solo aspettato.”
Dopotutto, abbiamo solo 4 camere.
Pensi che tutte le prenotazioni che siamo costrette a rifiutare già da giugno… si traducano in prenotazioni per altri?
Onestamente, io vedo il tipo di messaggi “pubblicitari” di enti turistici e hotel… e mi chiedo come hanno fatto finora.
Valeria Gentile
Essenza Sardegna
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