Budoni tra Gallura e Baronia: l’incontro di due “anime” della Sardegna

Ci sono luoghi, in Sardegna, che segnano un confine netto tra il mare e i monti.
Sono i borghi delle coste che fanno da spartiacque tra i porti e le cime innevate, mettendo in comunicazione le specie marine con la fauna montana.
Solo alcuni di questi luoghi però, come Budoni, sigillano contemporaneamente un’altra frontiera: quella tra due popoli fratelli. La linea di demarcazione di questo paese, infatti, permette l’insolito incontro tra le due subregioni storiche di Gallura e Baronia, che dall’età giudicale in poi hanno visto le proprie strade allontanarsi, fino agli anni Sessanta quando l’agro di Budoni venne separato dal comune di Posada e la Gallura diventò famosa per la Costa Smeralda.

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foto di Giorgio Nicodemo
foto di Giorgio Nicodemo

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Ed ecco che Buduni incontra Budune: è solo su questo lembo di terra bilingue che si parlano le due varianti del sardo della costa nordorientale, il gallurese e il logudorese, tanto differenti nella cadenza quanto nel carattere. Il gallurese, di origine còrsa, è veloce e leggero, salta e fa capriole sul palato di chi lo parla; il logudorese invece, più massiccio e duro, è quello che viene considerato “il sardo originale”.
Queste due culture hanno una radice comune fatta di pastoralismo e banditismo, uso comunitario delle terre e forte senso dell’onore, ma ad una più vicina osservazione non sono poche le caratteristiche che rendono questi “cugini” così diversi. La Baronia – che ha le sue roccaforti a Siniscola e Orosei – ospita dimore antiche come i pinnettos; la Gallura, delimitata dal fiume Coghinas e dal monte Limbara, è invece territorio di stazzi. Quella gallurese è una cucina di pesce, mentre appena più a sud ci si ritrova maialetto arrosto ad ogni banchetto. Insomma, dagli abiti alle musiche, dalle danze ai piatti prelibati, dalla tradizione poetica ai riti sociali, le due “anime” si mescolano qui, a Budoni, terra di sughero e di granito, di ginepro e di salsedine.

E così, tra un bagno al mare e un avvistamento di mufloni, solo qui si può ballare un passu torrau oppure uno scottish. E gustare, all’ombra dei pini marittimi, un liquore alla pompìa o un vermentino…

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foto di Giorgio Minguzzi
foto di Giorgio Minguzzi

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